Pedagogia

Gioco destrutturato

Manuela

Il bambino apprende e sviluppa le sue capacità motorie e sensoriali attraverso il gioco con il quale esprime le sue emozioni e fortifica la sua soggettività. E’ importante per il bambino avere a disposizione un ambiente il più possibile ordinato che invita al gioco e permette la concentrazione: la scelta dei giochi, il materiale di cui sono fatti e il loro scopo sono molto importanti.

Il materiale destrutturato o looseparts offre una grande versatilità di utilizzo senza limiti di età o di genere.

Per materiale destrutturato si intendono tutti quegli oggetti che usati nel contesto del gioco non devono mantenere la loro funzione di origine: possono essere oggetti di uso quotidiano tappi, rotoli, bottiglie , mestoli, coperchi, bigodini, ciotole, oggetti derivanti dal mondo naturale pigne, rami, conchiglie, sassi, foglie oppure fabbricati appositamente per il gioco (costruzioni, mandala, mattoncini, palle, cubetti, anelli) come i giochi Grapat e Grimm’s.

Non avendo un fine predeterminato hanno un potenziale di utilizzo illimitato: possono essere usati per la coordinazione motoria (impilare, infilare, muovere), per le attività logiche ( contare, misurare, scoprire) e per le attività creative ( disegnare, comporre, raccontare).

Il materiale destrutturato non ha di per sè regole o età indicate , ma è comunque importante proporre ciascun materiale in modo coerente all’età di riferimento: lo stesso materiale infatti può essere usato da bambini di età differente in modo differente. Per catturare l’interesse del bambino, non provocare inutili frustrazioni o addirittura mettere in pericolo il bambino, il modo di presentare un gioco, qualunque esso sia, è fondamentale.

Di seguito trovate una suddivisione di attività e materiali in quattro fasce di età

6-12 mesi : OSSERVARE – ESPLORARE- MANIPOLARE;

1-3 anni: IMPILARE-INFILARE-ASSOCIARE ;

3-6 anni: CLASSIFICARE – CONTARE- ELABORARE;

dai 6 ANNI : CREARE – COSTRUIRE- RACCONTARE

Nella pedagogia Montessori l’adulto prepara l’attività e dopo aver mostrato come deve essere svolta resta prevalentemente in osservazione.

Secondo Vygotskij,psicologo e pedagogista sovietico, intervenire e partecipare al gioco (soppratutto in fase iniziale)  permette al bambino di beneficiare della zona di sviluppo prossimale: il bambino, grazie all’interazione con l’adulto, consolida le abilità e gli schemi cognitivi che già possiede ed inizia ad apprendere diversi modi di giocare, modi più complessi che lo porteranno man mano a mettere in atto autonomamente giochi di livello cognitivo più alti a cui da solo non sarebbe potuto arrivare.

Con il tempo è possibile preparare inviti al gioco e attività sempre più complessi, per alcune partecipare attivamente alla costruzione e al loro svolgimento, per altri rimanere in osservazione.

I giochi destrutturati del nostro shop ( clicca qui )

Leave a comment

Loading...

Carrello

Il Carrello è vuoto

Vai al carrello