Festività

San Martino – Tradizioni e leggende per grandi e piccoli

Manuela

San Martino

Veniva un cavaliere per la via e il vento e il gelo gli eran compagnia. Il cavaliere, nel mantello avvolto, andava silenzioso, in sé raccolto. Sul ciglio della strada era un mendico infreddolito come non vi dico. Fermò il guerriero il suo caval morello e, con la spada, dimezzò il mantello. “Tieni, fratello” – il cavaliere disse, e il povero quel dono benedisse. Il ciel divenne azzurro d’improvviso, e il sole l’inondò del suo sorriso. Così al venir della stagione amara, per San Martino il cielo si rischiara; ride la terra nell’estate breve, quand’è già per venir la bianca neve.

Comassi Monchieri


La leggenda vuole che San Martino fosse una persona estremamente gentile e compassionevole. Durante una giornata fredda e piovosa, il santo incontrò un povero mendicante infreddolito e, senza pensarci due volte, tagliò il proprio mantello in due per donarne una metà al mendico. In quell’istante spuntò il sole, dando origine all’espressione “estate di San Martino.”

La festa di San Martino è ricca di simboli: il mantello, le oche e le lanterne, insegnando ai bambini il valore dell’altruismo e della fratellanza. San Martino è uno dei santi più celebrati nel Medioevo e, per questo motivo, viene festeggiato in molte regioni d’Europa.

Nei Paesi nordici e in Germania, è tradizione accendere le cosiddette “lanterne di San Martino.” In Germania, i bambini sfilano con lanterne accese durante la Laternenumzug, una processione serale che celebra il Santo attraverso canzoni e filastrocche.

In questo giorno, soprattutto in Germania, Danimarca e Svezia, è tradizione gustare l’oca arrosto, servita con mele, marroni glassati, e uva passa. Questa tradizione ha origine da una leggenda secondo cui San Martino si nascose in un pollaio per evitare di essere nominato vescovo, ma le oche lo tradirono con il loro starnazzare, rivelando il suo nascondiglio.

In Francia, l’11 novembre è tradizionalmente associato all’arrivo dell’inverno e, in Alsazia, i bambini delle scuole bilingue franco-tedesche sfilano per le strade con le lanterne, in un’atmosfera magica e festosa.

In Italia, San Martino è festeggiato con sagre e fiere autunnali. A Venezia, i bambini girano per le calli facendo baccano con pentole e coperchi, recitando filastrocche e chiedendo dolci o monete. Nelle case veneziane, è immancabile il tradizionale dolce di pastafrolla con la sagoma del santo a cavallo, decorato con glassa colorata, cioccolato e caramelle.

Gli adulti, invece, festeggiano aprendo le botti per il primo assaggio del vino novello, perfetto con le castagne, secondo il motto: “A San Martino ogni mosto diventa vino!”

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